Educazione al dialogo interculturale e religioso all'ITT Alessandrini
Venerdì 14 novembre, in occasione della annuale “Giornata internazionale della tolleranza” indetta dall’Unesco nel 1995 e celebrata nel mondo ogni 16 novembre, i professori Giancarlo Pichillo, Pietro Galantini e Giorgia Di Vincenzo, nell’ambito del curricolo trasversale di Educazione civica, hanno proposto alle classi 4AE e 3AM dell’ITT Alessandrini una lezione sul tema del dialogo interculturale e della tolleranza religiosa nel complesso e variegato contesto del mondo odierno.
La riflessione ha preso spunto anche dalla celebrazione del decimo anniversario della strage terroristica al teatro Bataclan di Parigi, occasione in cui perse la vita, tra le molte e i molti innocenti colpiti dalla violenza stragista, anche la dottoranda italiana Valeria Solesin, i cui funerali furono un momento alto di dialogo interreligioso, avendo ad essi preso parte i rappresentanti delle principali confessioni religiose italiane, tra cui quella musulmana ed ebraica. Inoltre, la lezione è stata ispirata dalla proposta di lettura, offerta dal prof. Galantini, del libro di Cristian Nani, “Figlio di una serva. L’incredibile storia vera di un credente nascosto in Afghanistan” (Porte Aperte, 2022), che narra le vicende biografiche di un cristiano credente nel difficile e radicale contesto dell’Afghanistan talebano dei nostri giorni.
A partire da tali spunti ,e col corredo di altri esempi, positivi e negativi, di dialogo, relazione o conflitto tra le religioni (la Nigeria contemporanea dei fondamentalisti islamici di Boko Haram; lo Sri Lanka delle Tigri Tamil negli anni ’90; l’Albania post comunista che ha saputo mantenere ordine ed equilibrio tra le diverse confessioni religiose in un contesto forzatamente ateo prima del crollo del regime comunista; il dramma della popolazione musulmana Uiguri nella Cina attuale), nonché grazie alla lettura e comprensione dell’articolo 1 della Dichiarazione dei principi di tolleranza Unesco del 1995, gli studenti sono stati invitati a riflettere e dibattere intorno a una domanda precisa: “assodata la laicità degli stati democratici odierni, che garantiscono la libertà religiosa grazie alla netta separazione e indipendenza del potere secolare da quello spirituale, a tuo avviso la tolleranza religiosa è, oggi, in crescita nel mondo o è ancora un obiettivo lontano?”
Con questa iniziativa si sono perseguiti tre obiettivi educativi ambiziosi: comprendere il significato di tolleranza religiosa e libertà di credo; riconoscere le sfide contemporanee legate alla convivenza tra fedi, religioni e, più in generale, culture; fornire gli strumenti conoscitivi e linguistici per argomentare in modo critico e rispettoso su questioni etiche e civili.
Compito precipuo della scuola, crediamo, è sì educare alle varie discipline oggetto del corso di studi, ma, forse, anche e soprattutto supportare la crescita degli studenti nella loro identità di cittadine e cittadini sempre più consapevoli, informati, critici, riflessivi e aperti a un mondo in sempre più rapida trasformazione, ma minacciato da nuovi temibili venti di guerra.
Ultima revisione il 19-11-2025
